Cosa significa che un vino è “tipico”?

Cosa significa che un vino è “tipico”?

Il territorio dentro il bicchiere, vino tipicissimo, vino di territorio, espressione più tipica della denominazione, rispettoso del vitigno e del modello territoriale… sono tante le espressioni legate alla tipicità che popolano i discorsi degli appassionati. Vediamo cosa significa davvero dire che un vino è tipico.

Cosa significa che un vino è “tipico” e cosa aspettarsi da un vino definito in questo modo.

Da quando si parla di tipicità del vino?

Si è iniziato a valorizzare il legame esistente tra vino e territorio a inizio Ottocento, in Francia, quando sono messe le basi per una struttura normativa per distinguere la qualità del vino. Tale struttura normativa si basava proprio sulla matrice territoriale di provenienza.

Tipicità e terroir

Il concetto di vino tipico del territorio è strettamente connesso a quello di terroir, termine non a caso francese che indica l’insieme delle condizioni naturali del luogo (suolo, esposizione, microclima - le cosiddette condizioni pedoclimatiche) che interagiscono con la pianta, curata dagli uomini.

- Leggi anche: perché il suolo è importante per il vino

Cos’è un vino tipico?

Un vino tipico di un territorio è un vino che sintetizza le qualità della terra dove la vigna è cresciuta. Il concetto di base è semplice: altrove quel vitigno si sarebbe espresso in modo diverso e il vino sarebbe differente.

A cosa serve parlare di vino tipico?

La tipicità è soprattutto un efficace strumento di protezione dei prodotti locali: significa riconoscerne il valore differenziante.

Com’è fatto un vino tipico?

Lungi dal profumare di terra, un vino tipico di un territorio esprime le caratteristiche del luogo dove è creato. Si tratta di un vino in cui vi si riconosce l’essenza del territorio, nella sintesi magica e orchestrata dei tanti elementi che contribuiscono a definirne il profilo olfattivo e gustativo: dalle caratteristiche del suolo all’esposizione, dal microclima (in tutta la sua variabilità) alle caratteristiche della vigna, dall’annata all’intervento del vignaiolo. Una sinfonia di profumi e di sapori che non sarebbe possibile in nessun altro luogo al mondo ma che non è per niente facile riconoscere: serve tanta pratica.

Qual è ruolo del vignaiolo nella produzione di un vino tipico?

Innanzitutto produrre un vino tipico non è affatto facile. E c’è una sfumatura che si lega al concetto di vino tipico importante da cogliere: si tratta dell’intervento rispettoso del vignaiolo, che nel restituire il territorio lo fa con mano delicata, senza intervenire con eccessiva forza ma anzi esaltando l’espressione più tradizionale e tipica della sua terra, appunto.

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